In occasione di Cielo e Volo,il piccolo motoaliante minimale Aviad al posto d’onore sul piazzale degli hangar è stato un po’ la mascotte di tutti, sempre circondato da piloti e appassionati, con le prime richieste di informazioni sui kit e sui tempi di consegna. Ma ciò che ha stupito tutti è che il piccolo motolibratore è arrivato a Ozzano nella maniera più normale possibile: in volo. Decollato da Bore del Chienti, con qualche tappa intermedia per il rifornimento e per sgranchire le gambe, Francesco di Martino, il giovane costruttore, ha tranquillamente volato per oltre 230 km alla stratosferica media di 60 km/h per poco meno di quattro ore all’andata e altrettante al ritorno. Questo giusto per dire che anche con i velivoli minimali si può far strada, non tanta, ma con grande soddisfazione. Ovviamente usando il motore, perché gran parte dei voli che sono stati effettuati a cavallo fra Giugno e Luglio sono stati fatti a motore spento, sia in condizioni di calma per valutare il comportamento e le prestazioni, sia in condizioni di ascendenza arrivando a guadagni di quota di circa 500 metri con termiche di pianura e a oltre un’ora e mezza di volo veleggiato. Della struttura ormai sapete tutto e vi rimandiamo per la descrizione e le misure alle impressioni di volo di Giugno, ma rispetto alla nostra presentazione molte cose sono cambiate, anche su nostro suggerimento, vediamolo nel dettaglio.
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